“Quando cadrà il Colosseo, finirà anche
Roma, ma quando finirà Roma cadrà anche il mondo”disse il monaco Beda
nel VIII secolo; fa riflettere su cosa era e quanto fosse considerato l’ Impero
Romano.Il suo vero nome, Anfiteatro Flavio, è stato sostituito da
Colosseo perché nei suoi pressi era situata un’enorme, grandissima,
“COLOSSALE” statua di Nerone (ora non c’è più, il tempo non c’è
l’ ha consegnata). Il Colosseo è stimato come uno dei più belli,
vistosi ed eleganti monumenti dell’antichità. Ha una forma ad ellisse
con l’asse maggiore di 188 metri e l’asse minore di 157 metri; la mole
si eleva a 56 metri; i suoi 76 ingressi consentono l’entrata e
l’uscita di oltre 5000 persone al minuto. L’ossatura del Colosseo è
di vari materiali, tra cui calcestruzzo e laterizi di marmo; i blocchi di
pietra erano uniti da grappe di ferro(che furono asportate) lasciando i
caratteristici fori. L’edificio comprende tre piani di arcate che
poggiano su semicolonne doriche, ioniche e corinzie. L’arena del Colosseo
consisteva in un vasto spazio ovale coperto da un tavolato ligneo oggi
scomparso; qui attraversando le impalcature abbiamo visto i muri di
sostegno del tavolato e le gallerie sottostanti l’arena che ospitavano
macchine elevatorie, gabbie per animali e apparati scenici. E come si
riparavano dal sole o dalla pioggia gli spettatori? C ’era il velario,
l’immenso telone che i marinai della flotta imperiale di Miseno
riuscivano a tendere sopra il Colosseo e si possono ancora vedere all’esterno i
pilastrini intorno ai quali si legavano i cordoni del velario. Suggestionati
dalla visione del recente film " Il gladiatore” ci sembrava di rivivere
le lotte dei gladiatori, di sentire le urla della folla e il silenzio che
attendeva la decisione imperiale del “pollice verso”; morte o vita
al combattente. |