Araucaria araucana (Molina) K. Koch -- Fam. Araucariaceae |
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Il nome del genere "Araucaria" deriva dal nome della tribù degli
Araucanos, una popolazione indigena del Cile (Sud America). Essa fu introdotta da A. Menzies nel 1795, dopo aver seminato alcuni semi presenti sulla tavola del Governatore a bordo della sua nave. Il legno ha una grande importanza commerciale nel Sud America e divenne noto per le sue caratteristiche tecnologiche agli Europei , durante l'invasione |
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spagnola, quando gli stessi ebbero bisogno di legname per costruire o riparare le loro navi. La pianta è dioica, cioè esistono individui che portano solo fiori femminili oppure maschili; quindi per ottenere i semi bisogna piantare vicino piante femminili e maschili. E' un albero sempreverde che è spesso piantato nei parchi e nei giardini per il suo particolare portamento. |
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Il fusto è diritto, affusolato e può raggiungere i 30-50 m di altezza, contraddistinto dalle cicatrici dei rami disseccati e caduti. La corteccia è spessa, di colore grigio marrone, resinosa e rugosa, con la vecchiaia si screpola in placche squamose di colore brunastro. |
![]() Particolare della corteccia di Araucaria |
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E' un albero di forma piramidale e regolare, i rami primari sono inseriti sul tronco a palchi regolari verticillati, La chioma è eretta, simmetrica e rarefatta, con la parte apicale leggermente arrotondata nel periodo giovanile. Con gli anni il profilo varia sensibilmente, sfrondandosi in modo irregolare e accentuando sempre più la sua rotondità specialmente alla sommità. |