Per la seconda volta è venuto a trovarci Alidad Shiri, l’autore di “Via dalla pazza guerra”.

Con una presentazione PP ci ha illustrato la sua fuga attraverso il Pakistan, l’Iran, la Turchia e la Grecia, fino a capitare in Italia, dove ha trovato finalmente un posto sicuro e la possibilità di studiare.

Ci ha raccontato che, pur avendo trovato una nuova famiglia e nuovi amici, gli manca molto la sua famiglia.

È contento di essere qui, dove può studiare, perché la sua famiglia ci teneva tanto: “Se hai la possibilità di studiare, devi farlo, perché hai una responsabilità verso chi non è nelle tue stesse condizioni”.

A questa età Alidad aveva già perso papà, mamma, una sorellina e la nonna.

Ha perso la sua casa e si è dovuto separare dai familiari che gli erano rimasti. Ha lavorato, facendo anche turni di notte da 10 ore e più, ha sopportato le difficoltà e paure di fughe a piedi, su nave e sotto un autocarro, fino a capitare in un Paese di cui non conosceva né lingua né cultura, abbandonato a se stesso.