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All'inizio l'uomo era come un animale: il suo unico scopo
di vita era quello di sopravvivere!
Non aveva altro a cui pensare, se non a procurarsi il cibo, un riparo ed
a non morire.
All'inizio, l'uomo temeva ed era temuto; la pioggia, i fulmini, il fuoco,
gli animali erano per lui fonte di vita, di speranza, di timore
All'inizio, l'uomo non osava prendere più di ciò che è
sufficiente e soprattutto non osava disturbare i re della foresta; non osava
sfidare dio.
Poi, l'uomo è maturato, cresciuto, si è arricchito d'intelligenza,
stupidità ed ambizioni!
L'uomo ha cominciato a non avere più rispetto per nessuno, i suoi
simili compresi; ha cominciato a sfidare, ad urlare all'universo intero
chi è il padrone della terra!
Ha mancato di rispetto persino alla sua fonte di vita, la terra, ha tentato
di conquistare, uccidere, impossessarsi, impaurire tutto ciò che
gli era nuovo.
Ha sfidato dio
. Ha colto la mela proibita, si è lasciato trascinare
dalla voglia di possedere, dai vizi ed è cresciuto sempre di più,
sempre di più corrompendo di volta in volta ciò che già
era marcio.
Poi, tutt'ad un tratto, si è svegliato come da un incubo ed ha cominciato
a ricostruire tutto ciò che aveva distrutto, restituire tutto ciò
che aveva conquistato, pregato per chi aveva ucciso e confortato chi aveva
impaurito.
Perché su 100 mele solo 5 sono marce.
Aladino Ararea