LA RESPIRAZIONE
I pesci utilizzano per respirare l'ossigeno disciolto nell'acqua. Essi assumono l'acqua dalla bocca e la fanno passare attraverso le branchie ed è espulsa dal movimento dell'opercolo che le ricopre. Quando questa passa da una parte all'altra della delicata membrana branchiale, viene assorbito ossigeno nel sangue e viene eliminata anidride carbonica. Per questa via può essere eliminata anche una certa quantità di ammoniaca e nei pesci d'acqua dolce,anche dell'acqua. Le branchie sono sempre bagnate.
La necessità di ossigeno è inversamente proporzionale alla taglia del pesce:le piccole specie ne sono grandi consumatrici (dieci pesci da 1g consumano più ossigeno di un pesce di 10g.).
Alcuni pesci, gli Anabantoidei, per esempio, possono respirare l'aria atmosferica per mezzo dell'organo labirintiforme situato nella testa, proprio dietro le branchie. L'organo labirintico è formato da lamine a forma di rosetta, attraversate da centinaie di capillari sanguigni che consentono l'assorbimento dell'ossigeno nell'aria atmosferica. Altri, come i Corydoras, hanno modificato, per questa funzione la parte terminale dell'intestino. Nei pesci con la bocca a ventosa, come i pesci gatto, l'acqua per la respirazione non entra dalla bocca, ma da fessure addizionali poste dietro la testa; la bocca viene utilizzata per altri scopi quali l'alimentazione e il mantenersi attaccati alle rocce in acqua a forte corrente.