LA CLASSIFICAZIONE

Classificare significa raggruppare gli organismi viventi in base ai loro rapporti evolutivi. I gruppi di organismi che vengono così formati si chiamano categorie tassonomiche o categorie sistematiche e la scienza che se ne occupa si chiama "TASSONOMIA" (dal greco "TAXIS": ordinamento) o "SISTEMATICA". Le basi della classificazione moderna sono state gettate da Linneo nel 1700 che inventò un nuovo modo di classificare, secondo due modalità che tuttora utilizziamo:

IL SISTEMA GERARCHICO 

        LA NOMENCLATURA BINOMIA LATINA

Uno dei primi che tentò di assegnare i nomi agli esseri viventi fu ARISTOTELE (348-322 a.C.), che valutando caratteristiche come la complessità strutturale, il comportamento e il grado di sviluppo alla nascita, classificò circa 500 organismi diversi in 11 categorie, collocandoli in una gerarchia di raggruppamenti sempre più ampia. Su questo concetto si basa ancora oggi la classificazione dei viventi. Il sistema odierno fu elaborato, come si é accennato prima, dal naturalista CARLO LINNEO (1707-1778), che introdusse anche l'uso della nomenclatura binomia latina. Egli assegnò ogni organismo a una serie di categorie ordinate gerarchicamente in base alle somiglianze con gli altri esseri viventi. Quasi un secolo dopo Linneo, Charles Darwin individuò un nuovo significato per le categorie tassonomiche: esse venivano a riflettere anche i rapporti evolutivi tra gli esseri viventi.

Nel caso dei pesci i due gruppi più grandi sono gli OSTEITTI (a scheletro osseo) e i CONDROITTI (a scheletro cartilagineo).Tutti i pesci del nostro acquario sono osteitti: lo si riconosce facilmente perché hanno le branchie protette dall'opercolo.

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