Sede 
Nel 1945 il
Congresso degli Stati Uniti offrì alle NU di stabilirsi entro il
territorio federale. L'Organizzazione accettò e si insediò
nell'area scelta, a Manhattan, nel cuore di New York. A questa sede
fu garantita l'extraterritorialità, come alle ambasciate. Il
complesso ospita la sala dell'Assemblea generale, il Palazzo del
Segretariato, il Palazzo delle Conferenze e la Biblioteca.
Sedi staccate a Parigi, Ginevra;Roma e Vienna.
Adesioni
In base allo statuto
delle NU, l'adesione è aperta a tutti gli stati "fautori della
pace" che accettano gli impegni dell'Organizzazione; membri
fondatori furono i cinquanta paesi presenti alla conferenza di San
Francisco, ai quali si aggiunse la Polonia. La Cina, membro permanente
del Consiglio di sicurezza, fu rappresentata da una delegazione del
governo nazionalista di Taiwan fino a quando, nell'ottobre del 1971,
si insediò in sua vece la delegazione della Repubblica popolare
cinese.
I nuovi membri sono
ammessi a maggioranza di due terzi dell'Assemblea, su raccomandazione
del Consiglio di sicurezza. L'Italia, potenza sconfitta in guerra, fu
ammessa solo nel 1955. Dal 1945, in seguito al processo di
decolonizzazione in Asia e Africa, le adesioni alle NU sono triplicate
e hanno raggiunto nel maggio del 1994 le 184 unità.
Organizzazione 

Lo statuto prevede
sei organi principali: l'Assemblea generale, il Consiglio di
sicurezza, il Consiglio economico e sociale, il Consiglio di
amministrazione fiduciaria, la Corte internazionale di giustizia e il
Segretariato.
L'Assemblea generale,
organo deliberativo principale, raccoglie un rappresentante per ogni
stato membro delle NU, tiene regolari sessioni annuali o, su richiesta
della maggioranza o del Consiglio, sessioni speciali ed emette
risoluzioni non vincolanti indirizzate agli stati.
Il Consiglio di
sicurezza siede in sessione permanente ed è l'organo principale
addetto al mantenimento della pace. Conta quindici membri, dei quali
cinque permanenti: Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia (che ha preso
il posto della dissolta Unione Sovietica, anche in rappresentanza
delle altre repubbliche divenute indipendenti) e Stati Uniti; i membri
non permanenti restano in carica per due anni, ma poiché l'Assemblea
ne elegge cinque ogni anno, il rinnovo parziale è annuale. Il
Consiglio vota a maggioranza di almeno nove paesi su quindici, inclusi
i voti dei cinque membri permanenti nel caso in cui la decisione verta
su questioni sostanziali e non solo procedurali. Infatti nessuna
risoluzione sostanziale può essere assunta con il voto contrario di
un membro permanente (diritto di veto).
Il Consiglio
economico e sociale (ECOSOC) conta 54 membri, si riunisce annualmente
e coordina le attività economiche e sociali delle NU e delle sue
agenzie specializzate, come l'OMS, l'UNESCO, l'FAO e l'ILO.

La
Corte internazionale di giustizia ha sede all'Aia, in Olanda, ed è
composta da quindici giudici nominati per nove anni dall'Assemblea
generale e dal Consiglio di sicurezza; essa esamina i casi che le sono
sottoposti dai membri delle NU; su richiesta dell'Organizzazione o
delle sue agenzie, la Corte rilascia pareri non vincolanti.
Il Segretariato,
guidato da un segretario generale, garantisce la continuità
dell'azione delle NU.
Il bilancio delle
attività ordinarie è coperto da quote erogate dai paesi membri e nel
1990-1991 ha raggiunto un volume di oltre 2,1 miliardi di dollari; i
programmi speciali come l'UNICEF e l'UNDP sono finanziati da
contributi volontari. Dalla metà degli anni Ottanta le NU sono
entrate in una profonda crisi finanziaria, aggravata dalla diminuzione
dei contributi versati da membri come gli Stati Uniti e l'URSS,
insoddisfatti del funzionamento del sistema delle NU.
Crisi di Suez.
Nel 1956 le truppe israeliane invasero la penisola del Sinai, costringendo al ritiro verso il canale di Suez le forze egiziane del presidente Gamal Abdel Nasser, fautore della nazionalizzazione del canale contro gli interessi di Francia e Gran Bretagna. Anche queste due potenze attaccarono l'Egitto e impedirono con il veto una risoluzione del Consiglio di sicurezza contro Israele. Sulla base della risoluzione "Insieme per la pace", l'Assemblea generale si batté in favore della fine delle ostilità e creò l'UNEF (United Nations Emergency Force, Forza d'emergenza delle NU). In pochi mesi si ritirarono le forze francesi e inglesi, seguite da quelle israeliane nel 1957.
la guerra dei Sei giorni
Nel 1967, poco dopo il ritiro delle UNEF chiesto dall'Egitto, Israele scatenò la guerra dei Sei giorni contro tutti i paesi confinanti per assicurarsi migliori posizioni difensive, occupando il Sinai, la striscia di Gaza, la Cisgiordania e parte delle alture del Golan sul confine siriano. Con la risoluzione 242, il Consiglio di sicurezza stabiliva che Israele dovesse ritirarsi dai territori occupati, in cambio di garanzie e sicurezza dei confini da parte araba.
Israele e OLP
Il Consiglio di sicurezza e l'Assemblea generale esercitarono una forte pressione contro l'occupazione israeliana della striscia di Gaza e del West Bank sul Giordano, riconoscendo i diritti delle minoranze palestinesi e dando voce ai loro rappresentanti, finché nel 1993 Israele e l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) firmarono un accordo di pace per il graduale passaggio dell'amministrazione civile dei territori occupati ai palestinesi, a partire dalla zona di Gaza e di Gerico.
La guerra del Golfo
Nel 1967, poco dopo il ritiro delle UNEF chiesto dall'Egitto, Israele scatenò la guerra dei Sei giorni contro tutti i paesi confinanti per assicurarsi migliori posizioni difensive, occupando il Sinai, la striscia di Gaza, la Cisgiordania e parte delle alture del Golan sul confine siriano. Con la risoluzione 242, il Consiglio di sicurezza stabiliva che Israele dovesse ritirarsi dai territori occupati, in cambio di garanzie e sicurezza dei confini da parte araba.
L'apartheid in Sudafrica
Già dal 1950 iniziarono a pesare le condanne delle NU sulla politica di discriminazione razziale all'interno del Sudafrica e in Namibia. Dal 1970 non vennero più accettate le lettere credenziali dei rappresentanti sudafricani presso le NU e si tentò di screditare il regime razzista di Pretoria in tutti i forum internazionali. Nel 1977 il Consiglio di sicurezza dichiarò contro il Sudafrica un embargo sugli armamenti a cui seguirono dure sanzioni economiche.
Le pressioni degli stati africani (il maggior gruppo continentale entro le NU) e quelle internazionali portarono all'abolizione delle basi legali dell'apartheid nel 1991, ma solo nel 1993 neri e bianchi negoziarono una nuova costituzione, seguita dal ritiro delle sanzioni delle NU.
I principi fondamentali della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 sono in sintesi i seguenti
1) Tutti gli esseri umani senza distinzione di razza, colore, sesso,
lingua, fede religiosa o politica, origine, nazione, condizione,
nascono eguali in dignità e diritti e devono sentirsi fratelli.
2) Tutti gli esseri umani nascono liberi e hanno diritto alla vita,
alla sicurezza e alla libertà dal bisogno, libertà dalla paura,
libertà di pensiero e libertà di fede religiosa e politica.
3) Tutti sono eguali davanti alla legge, nessuno può essere
colpito da pene degradanti e inumane, nessuno può essere considerato
colpevole prima di una sentenza che lo dichiari tale.
4) La vita privata è sacra e nessuno può interferirvi.
5) Ogni individuo ha diritto a una cittadinanza, deve potersi muovere
dentro e fuori il proprio Paese e deve godere negli altri Paesi di
asilo contro le persecuzioni.
6) Uomini e donne in età adatta hanno diritto di sposarsi e di creare
quando vogliono, e solo quando lo vogliono, una famiglia, che è il
nucleo naturale della società e deve essere protetta dallo Stato.
L'uomo deve avere in ogni caso ciò che è necessario a garantire la
salute e il benessere della sua famiglia. La maternità e l'infanzia
sono protetti.
7) La proprietà materiale, morale e intellettuale è ammessa e
tutelata.
8) L'uomo deve partecipare, direttamente o attraverso rappresentanti
liberamente scelti, al governo del proprio Paese, la cui autorità
dev'essere fondata sulla volontà popolare.
9) L'uomo ha diritto al lavoro ed è tutelato nel lavoro in ogni
forma. Egli è libero di creare associazioni che lo facilitino a
garantirsi questo diritto.
10) Ogni individuo ha diritto a una istruzione indirizzata al pieno
sviluppo della persona umana e al rafforzamento del rispetto dei
diritti dell'uomo.

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