Lingue
Arabo,
curdo (ufficiale nelle regioni curde), assiro, armeno
Religioni
Lingua e religione
La lingua ufficiale è l'arabo, mentre
il curdo e altri dialetti sono diffusi tra le minoranze.
Più del 95%
degli iracheni è musulmano, diviso in sciiti (più del 60%), presenti
perlopiù nelle zone centrali e meridionali, e sunniti, che popolano
soprattutto il nord. Il paese ospita, inoltre, alcune città sante sciite,
come An-Najaf e Karbala. La piccola percentuale di cristiani si compone di
cattolici (soprattutto di rito caldeo, ma anche latino, siro e armeno),
iazidi e mandei. A Baghdad è inoltre
presente una piccola comunità di ebrei.
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Musulmani (sciiti 60-65%,
sunniti 32-37%) 97% Cristiani e altri 3%
Iraq, Repubblica del Medio
Oriente, delimitata a nord dalla Turchia, a est dall'Iran, a sud
dall'Arabia Saudita, dal Kuwait e dal golfo Persico e a ovest dalla
Giordania e dalla Siria. La sua superficie è di 435.052 kmq e la
capitale è Baghdad.
Territorio
Il territorio
del paese può essere diviso in tre regioni fisiche. La sezione
settentrionale e nordorientale, propaggine della catena dei monti Zagros,
è montuosa e ospita il Keli Haji Ibrahim (3600m), il picco più elevato
dell'Iraq; la zona nordoccidentale è occupata dalla cosiddetta
Al-Jazira (l'isola), una vasta pianura di origine sedimentaria che, più
a sud, lascia il posto al bassopiano alluvionale formato dalle valli dei
fiumi Tigri ed Eufrate, con terreni ricchi di humus e argilla; l'estrema
porzione sudorientale, bagnata dal golfo Persico, presso il confine
iraniano, è piatta e paludosa, mentre a ovest dell'Eufrate i rilievi si
innalzano gradualmente fino al livello del deserto siriano.
L'odierno Iraq occupa gran parte del territorio dell'antica Mesopotamia,
la pianura che si estende tra i fiumi Tigri ed Eufrate, un tempo
collegati tra loro da una rete di canali di irrigazione. L'idrografia
del paese è del tutto dominata dai bacini di questi due fiumi che,
attraversandolo da nord-ovest a sud-est, si uniscono circa 160 km a nord
del golfo Persico formando lo Shatt al-Arab, che sfocia nel golfo
stesso. I principali tributari del Tigri sono il Piccolo e il Grande Zab
e il Diala.
Clima
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(precipitazioni annue) |

(Temperature di luglio)
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La temperatura media in gennaio a Baghdad è di 9,4 °C, mentre nei mesi
di luglio e agosto si attesta intorno ai 33 °C. A sud, nell'area presso
il golfo Persico, sono state registrate alcune delle temperature più
elevate del mondo, unite a un alto tasso di umidità. Le regioni
maggiormente piovose si trovano nelle alte terre nordorientali, mentre
più a sud raggiungono una media di 150 mm all'anno. Nelle aree
desertiche prevalgono condizioni di estrema aridità |
Flora e fauna
La vegetazione dell'Iraq è limitata
alle palme da dattero che crescono lungo i fiumi e i canali di
irrigazione. La fauna selvatica si compone di gazzelle, antilopi, leoni,
iene, lupi, sciacalli, cinghiali e piccoli roditori, mentre per quanto
riguarda l'avifauna si citano numerosi rapaci (avvoltoi, poiane, gufi,
falchi) oltre ad anatre, oche e pernici. Diffuse sono anche varie specie
di rettili.
Il paese ha una popolazione di
circa 19.435.000 abitanti (stima del 1993), perlopiù concentrati nelle
aree centrali, presso i sistemi fluviali. La densità media si attesta
intorno alle 45 unità per kmq e il tasso di urbanizzazione è del 74,6%
(1995). L'80% della popolazione è composto da arabi, mentre i curdi,
che occupano le alte terre settentrionali, ne costituiscono il 15%; tra
gli altri gruppi etnici si citano caldei, turkmeni, assiri e iraniani.
Nelle aree rurali, la vita si svolge ancora all'interno di comunità
tribali nomadi o seminomadi, e dedite in prevalenza alla pastorizia e
all'allevamento di cammelli, cavalli e pecore.
Suddivisioni
amministrative e città principali
L'Iraq è diviso in 15 governatorati
e tre regioni autonome curde (il cosiddetto Kurdistan). Baghdad
(4.648.609 abitanti nel 1989) è la capitale e la città maggiore; tra
gli altri centri di rilievo si annoverano Bassora (Al Basrah), il più
importante porto marittimo, e Mosul (Al Mawsil), centro dell'industria
tessili.
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Istruzione e cultura
Nonostante
l'istruzione primaria sia gratuita e obbligatoria, gran parte della
popolazione insediata nelle aree rurali non frequenta la scuola e il
tasso di analfabetismo si attesta ancora intorno al 40% (1990). Le
università sono sette, di cui tre a Baghdad, che ospita la maggior
parte delle istituzioni culturali del paese, come il Museo iracheno,
contenente reperti delle antiche civiltà mesopotamiche. Altro museo di
rilievo è il Museo di Babilonia, incentrato su ritrovamenti provenienti
dall'omonima città. L'impronta culturale araba pervade oggi pressoché
ogni aspetto della vita degli iracheni, sebbene molto tempo prima
dell'avvento dell'Islam (VII secolo) l'area nota come Mesopotamia sia
stata il centro delle civiltà babilonese e assira. Tale influenza è
ben visibile anche in molti dei monumenti sopravvissuti, come la moschea
di Al-Kazimain, il Palazzo degli Abbasidi e la Grande moschea di Samarra.
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Quasi interamente sotto il controllo
statale, la moderna economia dell'Iraq è fondamentalmente basata sul
petrolio e la maggior parte delle industrie è a esso correlata.
L'agricoltura è la principale fonte di sostentamento della popolazione
e i datteri sono il prodotto agricolo più esportato. Tutti i settori,
tuttavia, soffrono sia per gli effetti della guerra contro l'Iran, che
ha lasciato il paese con un altissimo debito con l'estero (soprattutto
con Kuwait e Arabia Saudita), sia a causa dell'embargo commerciale
imposto dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) dopo la guerra del
Golfo e si ritiene che i danni siano stati tali da ricondurre l'Iraq a
un'economia di livello preindustriale. Il prodotto interno lordo (PIL)
pro capite si attestava, nel 1992, intorno ai 1030 dollari.
Agricoltura
e pesca
L'Iraq è principalmente un paese
agricolo; circa il 13% della terra è coltivato, sebbene sia stimato che
ben il 50% del totale sia arabile. La maggior parte dei raccolti vengono
prodotti nella regione del Tigri e dell'Eufrate la quale, già molto
fertile, è stata altresì oggetto di progetti di irrigazione e di
controllo delle inondazioni. Le colture principali sono cereali (grano,
orzo e riso), datteri (di cui il paese è il maggior esportatore
mondiale), olive e frutta (mele, fichi, uva, arance, pere).
L'allevamento è importante per le tribù nomadi e seminomadi, e si basa
perlopiù su ovini, bovini e caprini. La pesca ha scarso rilievo, se non
per le popolazioni che vivono lungo i corsi d'acqua.
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Risorse minerarie e
industria
La
risorsa naturale più importante dell'Iraq è il petrolio, i cui
giacimenti si trovano nelle tre regioni principali: nei dintorni del
golfo Persico, presso Bassora; nella zona centrosettentrionale, vicino a
Mosul e Kirkuk; e non lontano dal confine iraniano, ove sorge Khanaqin.
Sono stati rinvenuti, inoltre, piccoli depositi di altri minerali,
principalmente di ferro, oro, piombo, rame, argento, platino e zinco,
fosfati, carbone, zolfo, sale e gesso. L'industria petrolifera,
nazionalizzata a partire dal 1972 e devastata dai recenti conflitti in
cui è stato coinvolto il paese, possiede raffinerie a Baghdad, Bassora,
Haditha, Khanaqin e Kirkuk.
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| Un impianto per la produzione
di gas naturale liquido è situato presso Baghdad. Se si eccettuano i
prodotti derivati dal petrolio e dal gas naturale, il settore
manifatturiero, incentrato perlopiù a Baghdad, non è particolarmente
sviluppato. La produzione si limita a cibi lavorati, tessuti e
confezioni, calzature, sigarette e materiale da costruzione. Più del
95% dell'elettricità irachena viene generata da centrali termiche,
mentre alcuni impianti idroelettrici sono operanti sul Tigri e alcuni
dei suoi tributari. Nel 1993 la potenza installata era di 7.260.000 kW e
la produzione ammontava a 26.300 milioni di kWh. L'unità monetaria è
il dinar, diviso in 1000 fil o 20 dirham ed emesso dalla Banca centrale
dell'Iraq. Tutte le banche sono state nazionalizzate nel 1964, ma nel
1991 è stato autorizzato un numero limitato di istituti privati.
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Commercio
Fino alla fine degli anni Ottanta la
maggior parte degli introiti derivanti dall'esportazione provenivano
dalla vendita di petrolio; tra gli altri prodotti destinati al mercato
estero si annoverano datteri, lana grezza, cuoio e pellami. Le
importazioni vertevano perlopiù su macchinari, materiale per il
trasporto, derrate alimentari e prodotti farmaceutici. I maggiori
partner commerciali erano Brasile, Turchia, Giappone, Germania, Francia,
Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti d'America. Durante la guerra del
Golfo, tuttavia, le sanzioni commerciali dell'ONU hanno bloccato il
commercio con l'estero, in particolare le esportazioni di greggio, per
il rifiuto dell'Iraq di negoziare.
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Trasporti
Il sistema ferroviario statale
consiste in circa 2032 km (in base a stime del 1990) di rete ferroviaria
e fornisce collegamenti con la Turchia e l'Europa, attraverso la Siria;
l'estensione delle strade è di circa 39.615 km (1987). La maggior parte
delle infrastrutture di trasporto si trovano, tuttavia, ancora in
cattivo stato a causa della guerra. Baghdad e Bassora possiedono un
aeroporto internazionale, mentre i principali porti per navi destinate
alla navigazione marittima si trovano a Bassora, sullo Shatt al-Arab, e
a Um Kusir; il Tigri è navigabile, verso l'interno, fino alla capitale.
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Ordinamento dello stato
Repubblica
presidenziale a carattere autoritario
L'Iraq si regge su una Costituzione adottata nel 1970 e in seguito
più volte emendata. Il principale organo esecutivo è il Consiglio del
comando della rivoluzione (CCR), guidato da un presidente che svolge
anche le funzioni di capo dello stato e di primo ministro, concentrando
così tutto il potere nelle proprie mani. Le funzioni amministrative
sono esercitate da un Consiglio dei ministri. L'organo legislativo è
l'Assemblea nazionale che, istituita nel 1980, è costituita da 250
membri eletti a suffragio diretto per un periodo di quattro anni.
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Partiti politici
La formazione di gran lunga dominante
- l'unica legale fino al 1991 - è il Baath (o Partito socialista della
rinascita araba), la cui ideologia è basata su principi socialisti e
panarabisti. Tra gli altri gruppi si citano il Partito comunista
iracheno, il Partito democratico del Kurdistan e il Partito
rivoluzionario del Kurdistan.
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Governo locale
I governatorati iracheni sono
amministrati da funzionari nominati dal governo centrale. Nel 1980, le
tre regioni curde hanno ricevuto una certa autonomia ed eletto un
consiglio esecutivo e un organo legislativo di 50 membri. Più di
recente, sotto la protezione dell'ONU e degli alleati, hanno istituito
un governo nelle regioni settentrionali del paese, controllate dalla
stessa Organizzazione delle Nazioni Unite, che però non è divenuto
effettivo a causa delle lotte tra i vari gruppi.
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Sistema sanitario e
previdenza sociale
La maggior parte delle strutture
mediche irachene, peraltro assai povere, sono controllate dallo Stato.
Un sistema di previdenza sociale, introdotto nel 1957, offre assistenza
alle donne in maternità, ai disabili e agli anziani. Le condizioni
sanitarie rimangono tuttavia precarie, anche a causa dei danni provocati
dalla guerra e dalle successive risoluzioni dell'ONU. La speranza di
vita è di 66 anni e il tasso di mortalità infantile si attesta intorno
al 58‰ (1990-1995).
Sistema giudiziario
Il sistema giudiziario
utilizza modalità separate per il trattamento delle cause civili e
religiose. Le prime sono trattate da tribunali presieduti da un giudice;
le seconde vengono amministrate di solito da tribunali musulmani che
seguono la legge coranica (Shariah).
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Indipendenza
3 ottobre 1932 (sotto l'amministrazione della Gran
Bretagna per mandato della Lega delle Nazioni)
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