In elettronica lo studio
delle resistenze non si limita al solo fenomeno elettrico, ma
si studiano anche i procedimenti costruttivi, la forma, e le caratteristiche
meccaniche. Per quanto riguarda le tecniche costruttive accenniamo
solo alcune nozioni. Ora vediamo le tipologie
di resistenze più comuni, le loro forme e dimensioni, il
loro valore ed il modo per riconoscerle.
I tipi più comuni di resistenze sono due, ma si estendono
poi ad una varietà più ampia. Come primo tipo analizziamo
le resistenze a valore fisso, esse sono costruite per presentare
un certo valore di resistenza non variabile esternamente; oltre
al valore resistivo, le resistenze si classificano anche per la
potenza, è abbastanza noto che la corrente che circola
al loro interno produce calore, e pertanto esiste per ogni tipo
di R una potenza massima dissipabile che dipende dalla forma,
ma principalmente dalle dimensioni del corpo.
Le resistenze di uso comune sono realizzate mediante un cilindretto di ceramica sul quale si deposita poi un sottile strato di carbonio che in base alla sua composizione da luogo a valori diversi di resistenza, per valori molti elevati, questo strato di carbonio viene inciso (tornito) in modo da allungarne il percorso e quindi aumentare la resistenza. Ai capi di questo cilindretto sono applicati poi i terminali (reofori) della resistenza necessari per le operazioni di collegamento agli altri componenti. Le resistenze di tipo commerciale hanno valori di resistenza e potenza definiti secondo uno standard comune ai vari costruttori, la tabella sottostante riporta i valori più comuni.
Tabella dei valori di R secondo il passo E12 |
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1,0 | 3,3 |
1,2 | 3,9 |
1,5 | 4,7 |
1,8 | 5,6 |
2,2 | 6,8 |
2,7 | 8,2 |
Ovviamente non esistono solo i valori della tabella, ma anche i multipli fino alla decina di MegaOhm, ed i sottomultipli fino ad alcuni decimi di Ohm. Esistono poi passi di valori più completi, (al massimo fino ad E96), ma sono valori raramente utilizzati. Anche le potenze hanno un passo standard, esso però e più limitato, ed i valori più comuni sono:
Valori di potenze commerciali |
1/8 W = 0,125 W |
1/4 W = 0,25 W |
1/2 W = 0,5 W |
1 W |
2 W |
5 W |
Esistono certamente altri valori di potenza, ma dipendono dal costruttore, e non sono valori standard. In figura 5.1 vediamo una resistenza del tipo più diffuso reperibile in commercio; in figura 5.2 una resistenza in grado di dissipare una potenza massima di 300 Watt.
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Questo tipo di resistenze, (avendo valore fisso), deve essere facilmente riconoscibili, e quindi su ogni componente viene stampato il valore ohmico, mentre la potenza si riconosce dalle dimensioni del corpo. Le tecniche per indicare il valore sono diverse, la più utilizzata sui corpi di dimensioni ridotte (da 1/8 W a 1 W), è il codice dei colori. Sui corpi delle R vengono realizzati delle bande colorate che permettono di leggere rapidamente e facilmente il valore.
Per le resistenze del
passo E12 vengono realizzate 4 bande colore e la tolleranza tipica
è del 5%, per le resistenze di precisione (passo E96) le
bande colorate sono 5, e la tolleranza tipica è del 1%.
Per leggere il valore di una resistenza bisogna osservare alcune
regole fondamentali:
Si incomincia dalla banda colorata più vicina al bordo
della resistenza. Le prime 2 bande colorate indicano il valore
numerico (passo E12, per il passo E96 sono le prime tre bande
colore). La terza (o la quarta per il passo E96) indica la cifra
moltiplicativa. L'ultima banda colore indica la tolleranza della
resistenza.
Questo è il codice dei colori
Colore | Bande valore | Banda moltiplicativa | Tolleranza |
Nero | 0 | X 1 | |
Marrone | 1 | X 10 | 1% |
Rosso | 2 | X 100 | 2% |
Arancione | 3 | X 1000 | |
Giallo | 4 | X 10000 | |
Verde | 5 | X 100000 | |
Blu | 6 | X 1000000 | |
Viola | 7 | X 10000000 | |
Grigio | 8 | ||
Bianco | 9 | ||
Oro | X 0.1 | 5% | |
Argento | X 0.01 | 10% | |
Nessuna banda | 20% |
Ecco alcuni esempi per
la lettura delle resistenze mediante codice colori:
Si leggono le prime 2
bande (arancione, arancione), valore 33
Si legge la terza banda (marrone), X 10
Il valore è 33 X 10 = 330 Ohm
Si legge l' ultima banda (oro), 5%
La resistenza è da 330 Ohm, 5%.
Si leggono le prime 2
bande (giallo, viola), valore 47
Si legge la terza banda (marrone), X 10
Il valore è 47 X 10 = 470 Ohm
Si legge l' ultima banda (oro), 5%
La resistenza è da 470 Ohm, 5%.
Questa resistenza è
da 1 Mohm, 5%.
Come si è visto leggere il codice colori non è difficile e una volta che si conoscono i valori, la lettura è automatica.
Negli esempi è stata introdotto il termine di tolleranza,
esso indica lo scarto percentuale in più o in meno che
può avere il valore di quella resistenza dal valore assegnatole,
più la tolleranza è bassa, e migliore è il comportamento
della resistenza alle variazioni di temperatura. Il valore del
5% di tolleranza è più che sufficiente per le normali
applicazioni nel campo dell' elettronica industriale.
Oltre al codice colori esistono altri metodi per il riconoscimento
delle resistenze, ma vengono impiegati solo se le dimensioni del
corpo lo permettono, infatti su resistenze di dimensioni grandi, sono scritte
solo le cifre significative e la virgola viene
sostituita dalla lettera moltiplicativa usando quelle dei simboli dei multipli e sottomultipli.
Un altro tipo di resistenze
sono quelle variabili, il valore resistivo di questi componenti
è variabile esternamente mediante azione diretta delle
persone, ma può anche essere legato ad una grandezza fisica
diversa da quelle elettriche. Questo tipo di resistenze si divide
ancora in molte specie diverse, ma ci limiteremo ad analizzare
solo le più comuni.
Le resistenze variabili più conosciute ed utilizzate sono
certamente i trimmer e i potenziometri , questi
due componenti (vedi fig. 5.4 e 5.5), hanno la caratteristica
di avere tre terminali, di cui due sono collegati ai capi della
resistenza fissa, il terzo denominato cursore può
assumere tutti i valori da 0 al valore massimo della resistenza
fissa.
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Fig. 5.4 (trimmer tipici) |
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simbolo di resistenza variabile trimmer - potenziometri |
schema di inserzione |
Questo tipo di resistenze
variabili possono avere valori che variano dalle centinaia di
Ohm ad alcuni Mohm, e la loro potenza può raggiungere anche
1 W.
Un altro tipo di resistenze variabili sono le fotoresistenze (fig.
5.8), esse hanno la capacità di variare la loro resistenza
in funzione della quantità di luce che le colpisce. La sua resistenza diminuisce con l' aumentare dell' illuminazione,
e il campo di valori va da alcuni Ohm fino ad alcuni Mohm.
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