Preamplificatore a transistor

Sopra è rappresentata la forma d'onda in entrata (blu) e in uscita (rosso) del preamplificatore.

CONDOTTA DELLA PROVA

Per montare il circuito sopra disegnato, abbiamo usato i seguenti componenti e strumenti:

un oscilloscopio; un generatore di segnali; una batteria; 5 resistenze; 3 condensatori; un transistor 2N2222A; una basetta sperimentale.

Questi componenti gli abbiamo montati sulla basetta sperimentale; dopo averli montati, abbiamo collegato il canale A dell'oscilloscopio all'entrata del circuito e il canale B all'uscita. Dopo aver collegato il tutto, abbiamo potuto osservare la tensione in entrata e abbiamo notato che la tensione in uscita è amplificata.

TEORIA

Un amplificatore nel suo significato più generale di apparecchiatura, non è costituito da un solo transistor. Normalmente è costituito da più componenti attivi. Per soddisfare infatti le necessità per le quali è stata progettata e costruita l'apparecchiatura, non basta mai un solo circuito. A seconda dei casi si accoppieranno due o più configurazioni, non necessariamente dello stesso tipo, a seconda dell'amplificazione complessiva richiesta, delle frequenze in gioco e dei carichi. Ognuno dei singoli circuiti elementari costituisce uno stadio amplificatore e realizza una funzione ben precisa nel complesso dell'apparecchiatura. L'apparecchiatura completa viene realizzata accoppiando tra loro più stadi dello stesso tipo o di tipo diverso. Utilizzando i componenti discreti (transistor) si possono realizzare stadi amplificatori lineari per piccoli segnali ed anche per grandi segnali. Va tenuto presente che le caratteristiche dei singoli transistor, anche se caratterizzati dalla medesima sigla, non sono mai perfettamente uguali uno con l'altro quindi, quando si accoppiano i componenti, bisogna ricordarsi di questo fatto. Gli stadi amplificatori vengono accoppiati in due modi:

1) In alternata, cioè solo le variazioni del segnale da uno stadio all'altro.

2) Direttamente, cioè quando all'ingresso dello stadio successivo si presenta il segnale completo sia della componente continua che delle variazioni.