UMBRIA
Superficie: 8456 km2. Popolazione:817.852 abitanti(97ab./ km2) Capoluogo
Perugia(146.713ab. ) Capoluogo
di provincia: Terni (111.157ab.) LA POPOLAZIONE La popolazione complessiva
dell'Umbria supera di poco le 800 mila unità ed è quindi tra le meno numerose
d'Italia. La maggior parte degli aibitanti si concentra Nei bacini di Perugia
e di Terni e nella valle Umbra; il resto del territorio è poco Popolato.
LE PRINCIPALI COMUNICAZIONI Strade statali km2 Strade provinciali e comunali
km2 Autostrade km57 Ferrovie km483 INDUSTRIA : DA SVILUPPARE , MA CON PRUDENZA
Il discorso sull' industria dell' Umbria è abbastanza complicato , sia per
quello che si riferisce alla situazione attuale,
sia per quelle che sono le prospettive future.Si può cominciare col dire
che l'industria dell'Umbria ha una struttura particolare:tre o quattro colossi
che svettano solitari su una distesa di poche aziende minori e una miriade
di piccole aziende a livello artigianale.Le grandi aziende non sono riuscite
a calamitare altre grosse imprese.Poi c'è da osservare che lo sviluppo industriale
è nettamente disuguale fra le due provincie umbre. Infine , sulle prospettive
di sviluppo i pareri non sono concordi. Lo sviluppo industriale di Terni
è stato differente da quello di Perugia: a Terni la grande impresa si è
installata alla fine del secolo scorso, già in grandi dimensioni e per una
precisa scelta politica. L'industria di Perugia si è lentamente trasformata
da tipica azienda artigianale a carattere
familiare in impresa industriale di grandi dimensioni. LE SUE TRADIZIONI
L'Umbria, per fortuna , conserva ancora numerose tradizioni che fanno rivivere
in determinate ricorrenze i lontani tempi del Medioevo. Sono, per lo più
, tradizioni di carattere religioso: feste e processioni. Ricorderemo intanto
le principali, che sono: La festa del Perdono , ad Assisi ; La festa della
Palonbella, ad Orvieto; La festa di San Pancrazio, a Calvi La festa dei
Ceri , a Gubbio; La Benedizione delle Acque del Trasimeno, a Monte del Lago;
La processione notturna dell'Illuminata , a Trevi; La processione del Miracolo
di Bolsena, a Orvieto. Il Cantamaggio , a Terni e ad Assisi. Numerosi sono
poi i caratteristici pellegrinaggi di cui sono meta i Santuari sparsi in
tutta la regione, come quello di Santa Maria degli Angeli,
ad Assisi; di Santa Rita ,a Cascia ; della Madonna delle Lacrime , a Trevi
; della Madonna della Stella, a Montefalco ; della Madonna del Ponte, a
Narni. CUCINA SEMPLICE E APPETITOSA La cucina umbra non ha particolari tradizioni
che le conferiscano una spiccata fisionomia, perché è compresa nell'aria
di due grosse cucine, quella toscana e quella romana ( ci sono anche influssi
marchigiani),che le hanno dato una impronta mista. Si tratta , in ogni modo,
di una cucina semplice, sana e appetitosa che
si basa su alcuni punti di forza regionali: l'ottimo olio , le carni bovine
e suine fra le migliori d'Italia(salumi di altissimo livello) ;i vini, alcuni
di quali di qualità eccezionale. Fra i primi piatti sono notevoli le paste
all'uovo casalinghe e i minestroni di verdura. Fra le carni, oltre al manzo
e al vitello nelle consuete preparazioni, si fanno apprezzare il maiale;
l'abbacchio, specialmente al sud(influsso romano); i salumi , veramente
superiori: prosciutti magri, salsicce, capocolli, mazzafegati (specie di
salsicce dolci preparati con fegato di maiali, scorza d'arancia, pinoli
,
uva passa e zucchero.) I dolci tradizionali della regione sono il pan pepato
, la pinochitta , composta principalmente di zucchero e i pinoli, torcolo
, pasta con i canditi,anici e uva passa, stinchetti , piccoli dolci di marzapane,
le ciaramiccole , ciambelle pasquali,le pizze dolci e quelle al formaggio.Quanto
ai vini l'aristocrazia comprende, oltre al celebre Orvieto, il Montefalcone
bianco, il Forgiano bianco e quello rosso , il Montegiove, rosso, il Greco
di Todi , bianco e mediamente alcolico , il Sagrantino di Montefalco, passito
e rosso.
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