Piemonte
Il Piemonte è una delle regioni più vaste d' Italia e occupa la porzione di nord - ovest del territorio nazionale. Ha una superficie di kmq. 25.398; una popolazione di abitanti 3.700.000; una densità di abitanti 146 per kmq; e conta in tutto 1.189 comuni. È una regione ricca di industrie e attività terziarie anche se durante l'800 nel Piemonte, la maggior parte della popolazione era contadina. Da allora alcune tradizioni sono scomparse altre si sono modificate. Nel Piemonte si trova la più lunga galleria del mondo , cioè "IL SEMPIONE". L' industria: la zona più industrializzata è la zona di Torino . Nell' economia piemontese il ruolo maggiore è stato svolto fin dall' inizio dello sviluppo industriale dall' area torinese. In questi anni sorsero molte industrie ma fu la FIAT a guidare lo sviluppo e l'espansione urbanistica di Torino. La FIAT è il maggiore gruppo automobilistico italiano, fondato a Torino nel 1899 come " FABBRICA ITALIANA DI AUTOMOBILI SOCIETA' ANONIMA". Negli anni del "boom" economico , quando l' ispirazione di tutti era quella di comprarsi l' auto , nel Piemonte hanno iniziato ad apparire le prime autostrade. In questi anni la FIAT aprì nuovi stabilimenti sia a Torino che nei dintorni e dal meridione affluirono dei lavoratori. Nei primi anni del 900 la FIAT ha iniziato a produrre motori per aerei e navi producendo anche dei lubrificanti. L' industria della zona torinese non è limitata alla FIAT : nel settore metalmeccanico ci sono numerose aziende che forniscono i pezzi per macchinari più grandi. Anche l' industria tessile e dell' abbigliamento vanta ditte con fatturato consistente soprattutto nel Biellese. Un' altra industria importante è : L' OLIVETTI che è specializzata nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni. Nella provincia di Cuneo sorgono poi le principali aziende dolciarie e enologiche, tra queste la FERRERO e la CINZANO.
Il turismo è concentrato soprattutto nelle zone montuose . Il club Alpino italiano , il Cai , nacque in Piemonte più di 100 anni fa . Numerosi sono stati gli alpinisti piemontesi che nell' 800 , a gara con gli inglesi , hanno per primi scalato le Alpi . Anche lo sci , come divertimento e sport , è nato in Piemonte nei primi anni di questo secolo . Al Sestriere , nei primi anni del 900 , fu organizzata la prima stazione sciistica.Altra fonte importante del turismo piemontese, sono la bellezza e la varietà dei paesaggi che richiamano numerose persone lungo i sentieri e le mulattiere piemontesi. LE VIE DI COMUNICAZIONE: le ferrovie e le strade piemontesi seguono ancora oggi il tracciato delle vecchie strade romane, ed uniscono le principali città della regione. Per facilitare il trasporto delle merci su strada , sono nate delle località ( interporti ) collegate da strade e ferrovie , dove sono raggruppati tutti i servizi necessari per il deposito ed il trasporto dei prodotti . In Piemonte vi sono poi 8 aereoporti. Tra questi il più importante è quello di livello internazionale di Torino Caselle. LE PROVINCE: TORINO è il capoluogo. Tra il 1500 e il 1700 Torino fu rinnovata e sviluppata da grandi architetti: Ascanio Vitozzi , Carlo di Castellamonte , Guarino Guarini e Filippo Juvara . Oggi Torino sta diventando sempre più una metropoli moderna per l' esplosione industriale e l' ondata dell' immigrazione del dopoguerra . Torino ebbe origine da antichissime popolazioni liguri, a cui più tardi si aggiunsero i Galli Taurini. Il Duomo di San Giovanni è la cattedrale di Torino. Col nome della Sacra Sindone si indicò, in tutti i tempi, la tela ( per dire ) con la quale il corpo di Gesù fu avvolto per la deposizione nel sepolcro. A Torino si trova il Museo Egizio, che per ricchezza e varietà è il secondo del mondo, dopo quello naturalmente del Cairo. ALESSANDRIA. La posizione di questa provincia rispetto alle vie di comunicazione ha favorito lo sviluppo dell' industria nei centri più grossi dove non ci sono solo le industrie legate all' agricoltura , ma anche impianti di notevole rilievo . Oggi è un nodo di comunicazioni piuttosto importante . VERCELLI. In questa provincia l' industria si è sviluppata soltanto negli ultimi decenni , un tempo prevaleva l' economia agricola , infatti questa provincia è famosa per le sue piantagioni di riso . BIELLA ha 210.000 abitanti , cioè oltre la media dell' intera popolazione della provincia di Vercelli. Biella è anche "la capitale della lana", infatti le sue industrie sono soprattutto tessili . Biella , da anni , vuole staccarsi dalla provincia di Vercelli per costruirsi una provincia a sé . ASTI è posta al centro, non lontana dal Tanaro, con i quartieri signorili disposti in collina. Asti è la capitale di una provincia che si va moderatamente industrializzando ma che, tutto sommato, è ancora lenta. L'industria, tranne quella enologica che è molto rinomata, conta di piccole fabbriche di abbigliamento, meccaniche ed alimentari diffuse nei paesi. CUNEO si estende verso sud. Questa piccola città, non è molto industrializzata perché c'è l'insediamento industriale: " MICHELIN " che ha 4.000 dipendenti, e l'industria dolciaria della "FERRERO". NOVARA. Anche in questa provincia piemontese l'industria è tessile, meccanica e molto attiva l'industria enologica. VERBANIA è diventata da qualche anno una nuova provincia del Piemonte. Vive soprattutto di turismo. In questa provincia si è sviluppata la piccola industria leggera che utilizza le tradizionali capacità artigianali della popolazione. Per l'abbondanza delle acque e la costruzione di dighe è stato favorito lo sviluppo dell'industria idroelettrica. Le suggestive , interessanti località, situate in questa amenissima ( = molto bella ) zona , o nelle immediate vicinanze sono : San Mauro Torinese , Pino Torinese , Pecetto Torinese e altri .Altre meraviglie del Piemonte : a Chieri (una città) c ' è la facciata del Duomo , la chiesa di San Domenico , il sepolcro dei Monaci , il monumento al Principe Amedeo e il duca d ' Aosta . A Chivasso c 'è il Duomo , in quella zona c 'è l' ingresso del Monastero e lo scalone dei morti , la porta dello Zodiaco . A Castellamonte ci sono i caratteristici "castelletti" scavati dall' acqua piovana nella roccia e molte altre . LA TRADIZIONE DEL CARNEVALE: il Carnevale , in Piemonte , è sempre stato solennizzato con particolare sfarzo a allegria . Naturalmente il personaggio più importante degli ultimi giorni di Carnevale era ed è senz ' altro la caratteristica maschera regionale Gianduia . In molti luoghi del Piemonte , però ,la fine del Carnevale è caratterizzata dalla rievocazione di qualche personaggio o fatto storico.
LA CUCINA: ricetta per un'insalata di funghi e tartufi - dosi per 6 persone: 500 g di porcini sani e duri; 1 tartufo bianco; 1 bicchiere d'olio d'oliva; 1 limone spremuto; 2 rossi d'uovo; una manciata di prezzemolo tritato; 5 acciughe; sale e pepe nero. È un raffinato antipasto freddo, dal gusto delicato e profumato grazie ai meravigliosi tartufi. Cominciate a preparare il condimento:mettete nell'insalatiera l'olio d'oliva e aggiungetevi il succo del limone, 2 rossi d'uovo sodi, che dovrete passare al setaccio e amalgamare bene all'olio e al limone.Unite poi le acciughe ben pulite e tritate fini,il prezzemolo lavato e pure tritato.Quando avrete amalgamato bene questi ingredienti in modo da ottenere una salsina ben omogenea,preparate l'insalata vera e propria.Prendete i porcini e li tagliate a fette molto fine,pulite i tartufi, sciacquateli e asciugateli e affettate anche loro con l'apposito tagliatartufi.Unite il tutto al condimento,nell'insalatiera,regolate di sale e di pepe macinato fresco e mescolate delicatamente bene in modo che porcini e tartufi si insaporiscano bene senza rompersi. FONDUTA PIEMONTESE: alcune ore prima tagliate 6 hg di buona fontina valdostana a lamelle fini e mettetela ad ammollare in ½ litro di latte intero insieme ad un pizzicone di farina bianca.(A proposito della fontina,l'ideale è quella valdostana col marchio del consorzio che riproduce il profilo del Cervino:questo è un formaggio artigiano, ma se non lo si trova,si può ripiegare sulle fontine industriali:di queste le migliori,o le meno peggio,sono la Fonte Egidia e ed il Fontal).Al momento di fare la fonduta tirate su le vostre lamelle di formaggio dal bagno di latte e lasciate pure che vi rimanga attaccato un po' di latte ( cioè non sgocciolate ) :mettete il tutto in un tegame preferibilmente di coccio , aggiungete 60 g di burro , 6 tuorli d ' uovo , 2 cucchiai di parmigiano grattugiato e se volete un bel pizzico di farina . Cuocete a bagno maria oppure sulla fiamma con la retina sopra ,comunque a calore dolce per una ½ ora , sempre continuamente mescolando nello stesso senso col cucchiaio di legno , finchè la fonduta " riesca " ossia diventi pasta gialla , densa liquida ed omogenea senza grumi e senza fili (certe volte ci vogliono anche 50 minuti e più di rimestare a fuoco non forte ! ) . A questo punto sfornate il vostro flan di spinaci ed erbette , ben caldo , versatevi sopra la fonduta calda in un bricco osalsiera a parte . Sopra a tutto , ben si adatta una generosa grattugiata di tartuffi , possibilmente bianchi o grigi , ma in mancanza di meglio anche neri . NOTA: Questo piatto finissimo della borghesia piemontese si serve in Piemonte come antipasto caldo o come " entree" dopo il primo e prima delle carne . Si può variare in infiniti modi , e da modo di gustare la bontà delle verdure invernali , che non devono essere mai cotte troppo , ma lasciate croccanti .