Vittoriano
La
"macchina da scrivere": così i romani chiamano questa maestosa costruzione.
Il monumento spicca nel panorama della città con il colore bianco
del marmo botticino impiegato per la sua costruzione, che fu iniziata nel
1885 da Giuseppe Sacconi e ultimata nel 1911. Ma, secondo i più esperti
studiosi di arte, è un vero pugno nell’occhio, nella storia splendida
dell’arte di Roma. Nel
1925 venne inaugurato l’altare della Patria. Una scalea, fiancheggiata
da gruppi allegorici, sale dall’altare della Patria.
Ai lati
si ergono le statue della Vittoria alata, nella piazza si innalza la
statua di Vittorio Emanuele II° che dà il nome al monumento. Al centro
della piazza si erge la statua di Roma sotto la quale vi fu sepolto nel
1921 un soldato sconosciuto, morto nella prima guerra mondiale. Diventò
così la tomba del Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti di tutte le
guerre.
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